Libri consigliati
FILOSOFIA DEL VESTIRE
E altri scritti sull'estetica del quotidiano
di OSCAR WILDE
editore: Lanfranchi
pagine: 130
Il vestire non dovrebbe in nessun modo essere un dominio della moda ma, semmai, dell’arte, proprio perché l’arte mira alle leggi universali della forma e non al capriccio del gusto.
A colpi di silenzio
di Armanda Guiducci
editore: Lanfranchi
pagine: 157
La tematica di questa raccolta di poesie è il confronto - ossia l'unione e la disunione- tra l'uomo e la donna, nel comune arduo terreno della quotidianità.
L'inumano
di J. François Lyotard
editore: Lanfranchi
pagine: 260
La tecno-scienza pensa che tutto debba essere calcolato, normato, prefigurato. Filosofia è pensare a ciò che sfugge alle previsioni. Che può essere dirompente. Ma anche riaprire la storia.
Visioni
Scritti sull'arte
di Federico Ferrari
editore: Lanfranchi
pagine: 207
Compito della critica è farsi visione. Guardare significa riconoscere l'istante in cui è necessario chiudere gli occhi, il momento in cui dobbiamo lasciare calare l'oscurità affinché l'immagine diventi immaginazione.
Miracolo
di Boyan Manchev
editore: Lanfranchi
pagine: 120
La felicità è la capacità di sentire la potenza della vita in quanto tale. Il miracolo è il segno di un mondo aperto. La possibilità che in ogni istante accada un cambio di direzione del mondo.
La comunità errante
di Federico Ferrari
editore: Lanfranchi
pagine: 172
Quello che ogni uomo può fare, in quest'epoca di smarrimento, è donare. Nell'attimo che incanta, aperto dal gesto che dona, l'uomo fa esperienza della comunità.
Il sonno del gentiluomo
di Fiora Vincenti
editore: Lanfranchi
pagine: 146
Può sempre accadere che, nel corso di un'esistenza fortunata e spensierata, un ingranaggio si inceppi, travolgendo le speranze e le certezze di cui beneficiava l'esistenza stessa, fino ad assumere i contorni di una vicenda intricata e le sequenze di un giallo.
Memoria di una mutazione
di Luciana Varvello
editore: Lanfranchi
pagine: 95
Una raccolta di poesie in cui l'immagine è sempre incisa con violenza nel tessuto della parola: folgorazione che, al tempo stesso, si esplicita in richiami e rimandi di poesia in poesia, ricalcando una visione della realtà appassionata e lucida.