Si chiude il secolo e si chiudono tante delle esperienze comunitarie che l'hanno caratterizzato. Fascismo, comunismo, comunitarismo tramontano lasciando spazio alla frammentazione delle società liberali e tecnocratiche. La vita sembra segnata. Eppure durante questi cento anni si sono cercate innumerevoli possibilità alternative. Gli esiti - come mostra questo libro - sono stati spesso importanti, anche se talora ambigui e pericolosi. Al di là di sospette nostalgie o di entusiastiche adesioni al presente, Ferrari rilegge, con lucidità e chiarezza, alcuni degli eventi più significativi di questa "tradizione eretica", per mostrarne i limiti, ma anche per rilanciarne il nucleo di libertà ed emancipazione. Egli arriva così ad affermare l'intramontabile esigenza di configurare nuove forme del vivere in comune o, con le sue parole, la necessità di farsi noi all'interno di una "comunità errante".
Biografia dell'autore
Federico Ferrari

Federico Ferrari è nato a Milano nel 1969. Insegna Filosofia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Milano. E' stato visiting professor in diverse istituzioni e università straniere, oltre ad essere corrispondente per l'Italia del Collège International del Philosophie di Parigi. Con Lanfranchi editore ha pubblicato Visioni. Scritti sull'arte (2016); Costellazioni. Saggi sull'immagine, il tempo e la memoria (2006); Nudità. Per una critica silenziosa (1999); La comunità errante. Bataille e l'esperienza comunitaria (1997). Altre opere dell'autore sono: Oscillazioni. Frammenti di un'autobiografia, SE (2016); L'anarca, Mimesis (2014); L'insieme vuoto. Per una pragmatica dell'immagine, Johan & Levi (2013); Il re è nudo. Aristocrazia e anarchia dell'arte, Sossella Editore (2011); Sub specie aeternitatis. Arte ed etica, Diabasis (2008); Iconografia dell'autore (con Jean-Luc Nancy), Sossella Editore (2006); La convocazione (con Tomas Maia e Federico Nicolao), Chorus (2006); Lo spazio critico. Note per una decostruzione dell’istituzione museale, Sossella Editore (2004/2008); La pelle delle immagini (con Jean-Luc Nancy), Bollati Boringhieri (2003).