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L'esperienza dell'istante

L'esperienza dell'istante

autore:

Nato da un costante dialogo con l' insegnamento di Carlo Sini e posto a confronto con l'eredità di Husserl, Heidegger e Derrida, il testo si interroga sulla proposta della scrittura come prassi alternativa alla metafisica. Nondimeno, la scrittura non può scrivere l'istante.

18,00

 
Formato Libro
Temi Filosofia
Collana Tessitori contemporanei
Pagine 248
Pubblicazione 11/-000
ISBN/EAN 9788836300631

Nato da un costante dialogo con l' insegnamento di Carlo Sini e posto a confronto con l'eredità di Husserl, Heidegger e Derrida, il testo si interroga sulla proposta di un'etica della scrittura come prassi alternativa alla metafisica. Quale strategia di scrittura ci hanno consegnato Socrate e Platone? Qual è la temporalità dell'interpretazione? È proprio sul terreno dell'istante che il tempo mostra il suo difficile legame con la scrittura. Lo scorrere del tempo che tormenta l'Occidente è perfettamente parallelo allo scorrere lineare ed irreversibile della scrittura alfabetica. Nondimeno, la scrittura non può scrivere l'istante, non può farne esperienza. Sappiamo di viverlo, ma la consapevolezza di averlo vissuto ci raggiunge con lo stesso ritardo della civetta al crepuscolo. Nell'esistenza privata il sapere dell'istante è già sempre orlato di oblio. Nell'esistenza pubblica è già sempre segno di una storia, di un monumento, forse di una rovina. Platone, Aristotele, Plotino, Agostino, sono gli antichi custodi di queste rovine. Ma è in epoca moderna con Nietzsche, Heidegger, Benjamin, Bloch, Michelstaedter, che l'istante si è legato sempre più strettamente all'etica della decisione. Per questo l'etica dell'istante consiste nel lasciarlo passare e nel lasciarlo ritornare, senza illudersi di edificare utopie sul suo abissale fondamento.
 

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