Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Diecimila foglie vaganti nell'aria

Diecimila foglie vaganti nell'aria

autore:

"Immagina che le stelle / Cadano in frantumi / Il loro suono sarà mai / Simile al mio canto d'amore?"

18,00
 
Formato Libro
Temi Poesia
Pagine 118
Pubblicazione 11/-000
ISBN/EAN 9788836300266

L'importante non è quello che lo 'haiku' esprime, ma come esprime se stesso spiritualmente; il suo valore reale non sta nella sua immediatezza concreta, bensì nella sua non-immediatezza psicologica. Per usare una similitudine: è uguale alla rugiada sulle verdi foglie del loto o sotto le rosse foglie dell'acero, che a sua volta, non è altro che un'insignificante goccia d'acqua, che splende, scintilla e luccica ora bianca come una perla, ora blu come l'ametista o ancora rossa come il rubino a seconda della situazione e del momento della giornata. Meglio ancora, lo 'haiku' è come una tela di ragno, carica di bianche gocce di rugiada estiva, che ondeggia nell'aria fra i rami di un albero come un fantasma, spesso invisibile, in perfetto equilibrio; ed in effetti non sta nella tela di ragno in se stessa, bensì appunto nel suo ondeggiare, la bellezza del nostro componimento poetico di diciassette sillabe.
 

“Diecimila foglie vaganti nell’aria” di Yone Noguchi. Ho incontrato questo libro per caso, pur essendo una grande amante della poesia e scrivendone. Ho trovato questa raccolta bellissima. Senza esagerare, si può dire che questo libro faccia sognare. Si leggono le brevi righe, composte da parole e concetti delicati, e poi ci si ferma a immaginare il significato più profondo che esse richiamano.
Se ci pensiamo, siamo abituati a definire una bella scrittura quella che possiede una grande capacità descrittiva, l’haiku invece è la negazione di questo pensiero, è anti-descrittivo.
Definirei l’haiku una poesia emozionale, sensoriale, assolutamente in linea con la cultura orientale, dalla quale si è poi innervato, proprio grazie a Yone Noguchi nei primi del ‘900, prima in America, dove egli visse, ispirando altri grandi poeti come Ezra Pound, e poi contaminando perfino le correnti italiane, come l’ermetismo di Giuseppe Ungaretti. Interessante scoperta.
Una poesia per ogni pagina, e il pensiero vola, evanescente, accompagnando l’anima in un mondo a colori pastello. 
Gli haiku di “Diecimila foglie vaganti nell’aria”, sono solo l’inizio di un grazioso viaggio verso la magia cui solo la poesia sa condurre. Molto interessanti sono anche la prefazione e l’epilogo scritti dall’autore, e una postfazione a cura di Gabriella Rovagnati, perché introducono nei particolari dello stile e della biografia dell’Autore.
Vi auguro di leggere questo libro, anche se non vi cimentate spesso con la poesia, sono sicura che non vorrete mai che finisca.
In fondo, noi lettori siamo come vagabondi in cerca di un riparo o, come dice con un’immagine meravigliosa l’autore, siamo “falene senza posa in cerca di sensazioni per l’anima”.
Grazie Lanfranchi Editore, per averci dato questa pubblicazione.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.